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Approvata la Tabella Unica Nazionale per il risarcimento del danno non patrimoniale

Arriva, dopo 18 anni di attesa, il “Regolamento recante la tabella unica del valore pecuniario da attribuire a ogni singolo punto di invalidità tra dieci e cento punti, comprensivo dei coefficienti di variazione corrispondenti all’età del soggetto leso ai sensi dell’articolo 138, comma 1, lettera b), del codice delle assicurazioni private, di cui al decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209″.

Il 16 gennaio 2023, il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato, in esame preliminare, lo schema di Dpr con la Tabella unica nazionale (Tun) dei valori pecuniari da attribuire alle lesioni di non lieve entità comprese tra 10 e 100 punti, cosiddette macrolesioni.

La tabella – che era stata prevista per la prima volta nel 2005 – si prefigge l’obiettivo di riuscire a superare il dualismo esistente tra la Tabella del Tribunale di Milano e quella del Tribunale di Roma, che negli anni sono state adoperate dai giudici di merito per superare il relativo vuoto legislativo.

Tabella unica nazionale lesioni macropermanenti: cos’è

La Tabella unica nazionale nasce, dunque, dall’esigenza di andare oltre la sempre più netta contrapposizione tra le tabelle di Milano e di Roma, che hanno negli anni contribuito a creare disparità di trattamento a livello nazionale. Diventa così un punto di riferimento certo per determinare i valori economici dei danni da lesioni macropermanenti.

La Tabella Unica Nazionale permette infatti di stabilire un valore pecuniario corrispondente a ogni singolo punto di invalidità (danno biologico), tra 10 e 100, ed è comprensiva di altre 3 tabelle legate al risarcimento del danno morale. 

La sua elaborazione si basa sul rispetto di 3 principi che concorrono a costituire il valore monetario del risarcimento spettante a un soggetto danneggiato:

  1. il danno biologico permanente, ovvero la lesione permanente dell’integrità psico-fisica di un dato soggetto, comprensiva degli aspetti dinamico-relazionali;
  2. il danno morale, ovvero la sofferenza psicologica interiore;
  3. il danno biologico temporaneo, per il quale si verifica un’inabilità temporanea. 

Tabella unica nazionale macropermanenti: a cosa serve

L’obiettivo del provvedimento è quello di garantire un pieno ed equo risarcimento del danno non patrimoniale alle vittime di sinistri, tramite la razionalizzazione:

  • dei costi che gravano sul sistema assicurativo – se aumentano i risarcimenti, crescono anche i premi delle polizze;
  • del diritto dei consumatori, ai quali si garantisce di poter godere di un livello dei premi assicurativi accettabile e sostenibile

Uniformare i criteri di risarcimento significa quindi evitare le disparità che sono derivate, fino a questo momento, dall’applicazione delle tabelle di Milano e di Roma

Tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese tra 10 e 100 punti

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Tabella delle menomazioni all’integrità psicofisica comprese tra 10 e 100 punti, da utilizzare per il risarcimento del danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità (macrolesioni), nella sua componente sia biologica sia morale.

Queste le parole di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy dal 22 ottobre 2022, in merito:

La Tabella unica nazionale per il risarcimento del danno non patrimoniale, attesa da ben 18 anni, è finalmente una realtà: garantirà alle vittime dei sinistri il diritto a un pieno ed equo risarcimento del danno subito. Un significativo passo in avanti verso maggiori certezze e una uniformità di trattamento, che andrà a beneficio sia dei consumatori che delle compagnie assicurative.

La Tun ha cercato di essere la più aderente possibile al testo dell’art. 138, elaborando un sistema a punto variabile nel quale il valore del punto:

  • aumenta in modo proporzionale alla gravità delle lesioni;
  • diminuisce con l’avanzare dell’età.

Permette poi di calcolare separatamente il danno morale, espresso per valori minimi, medi e massimi, da applicare in relazione al grado di sofferenza della vittima.

Calcolo Tun: come funziona

Il valore del primo punto di invalidità attribuito dalla nuova Tabella Unica Nazionale è di 939,78 euro, importo che sarà aggiornato ogni anno con apposito decreto ministeriale, tenendo conto della variazione dell’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) calcolato dall’ISTAT.

Si prevede poi:

  • un importo di 39,37 euro (da aggiornare annualmente) liquidato per ogni giorno di inabilità assoluta, a titolo di danno biologico temporaneo;
  • un incremento per il danno morale compreso tra il 30% e il 60% del danno liquidato a titolo di danno biologico temporaneo. 

Lo schema di Dpr entrerà in vigore solo in seguito all’approvazione del Consiglio di Stato. La Tun sarà applicata solo sugli incidenti stradali avvenuti dopo la sua entrata in vigore.

Danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità: art. 138 Cap

Per comprendere pienamente il peso del provvedimento, può essere utile analizzare la normativa finora in vigore. Un primo cambiamento all’art. 138 del Cap è stata la modifica della denominazione originaria, da “danno biologico per lesioni di non lieve entità” a quella attuale, ovvero “danno non patrimoniale per lesioni di non lieve entità” (macrolesioni). 

Queste ultime si differenziano dalle microlesioni, ovvero le lesioni di lieve entità, che non hanno un impatto diretto sulle singole attività della guida quotidiana. Nel caso delle lesioni micropermanenti, inoltre, non viene riconosciuto, nel calcolo, il danno morale, che ha invece un peso considerevole nel quantificare il risarcimento delle lesioni macropermanenti

Negli anni, mentre per le lesioni micropermanenti (art. 139 Cap, ovvero quelle comprese tra lo 0% e il 9%) le tabelle ministeriali sono state aggiornate, la Tun per le lesioni micropermanenti si stava facendo attendere da un po’.

La Tun non si applica unicamente al danno non patrimoniale per lesioni derivanti dalla circolazione stradale, ma anche alle responsabilità che possono derivare dall’esercizio di una professione sanitaria e dalla struttura sanitaria o sociosanitaria, pubblica o privata.

Si tratta di due settori nei quali sono in vigore obblighi assicurativi di legge dai quali ci si aspetta:

  • un ristoro adeguato ai soggetti danneggiati;
  • la possibilità di riuscire a prevedere i valori potenziali dei risarcimenti;
  • premi assicurativi più sostenibili.

Tabella unica per lesioni di grave entità: perché è importante

A conti fatti, la Tabella unica rappresenta un vero passo in avanti nella strada per garantire, a livello nazionale, maggiori certezze e uniformità di trattamento sia in termini di liquidazione dei danni, sia in merito alle decisioni giudiziali. 

Il confronto tra la Tun e la tabella di Milano non è semplice, per esempio perché quest’ultima non è aggiornata al livello dei prezzi attuale e per le differenze riguardanti:

  • i meccanismi di calcolo;
  • le differenze economiche tra i valori base per i calcoli;
  • divergenze sui metodi utilizzati per quantificare l’importo dei risarcimenti.

Un provvedimento che, a livello governativo, si inserisce in un quadro più ampio di riforma strutturale del diritto assicurativo. Un atto di responsabilità nei confronti del nostro Paese – citando le parole del Ministro Urso – con l’obiettivo di garantire efficienza e sostenibilità al settore

L’unico punto che necessita ancora di una revisione è la tabella dei barames medico legali che viene utilizzata per classificare, tramite un punteggio, le menomazioni all’integrità psico-fisica tra 10 e 100 punti – per la quale dovrebbe essere approvato un ulteriore decreto.

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